Ieri la foto dei panni stesi sulla transenna che delimita il luogo di una tragedia, a pochi centimetri dai fiori che ricordano la morte di due ragazzi, caduti nel lago con la macchina (QUI LA NOTIZIA).
Oggi un’altra immagine di turismo selvaggio. Forse ancora più plateale e pacchiana. Un picnic allestito sul marciapiede, con tanto di tavolo e sedie. A scattarla è stata la stessa mano, quella di Elisabetta Patelli: l’ambientalista comasca che si sta battendo contro quel turismo maleducato e fuori controllo. Contro quegli eccessi che, inevitabilmente, un’ondata turistica come quella che ha investito il Lago di Como porta con sé.
Il luogo delle due foto è sempre lo stesso: la parte terminale di viale Geno, uno degli angoli più delicati e affascinanti di Como. Meta di coppie in cerca di uno scorcio romantico da ammirare, ma anche di turisti e campeggiatori improvvisati. Nulla di male, se non fosse per gli eccessi, come quello immortalato nella foto: tavolino, sedie, piatti. Tutto apparecchiato per un picnic. Sul marciapiede.
“Camping selvaggio nella città del turismo selvaggio – diceva ieri e ribadisce oggi Elisabetta Patelli – Alcuni comportamenti sono sgradevoli, altri proprio vietati. Ci vogliono regole, restrizioni e controlli su tutto il territorio comunale”.