Turisti che cercano riparo dal sole e si accampano in ogni angolo della città. E ancora: bagni nel lago dove è chiaramente vietato. E’ questa ancora una volta la cartolina della Como città turistica, presa d’assalto dai visitatori durante la settimana clou dell’estate.
La zona del Tempio Voltiano diventa una spiaggia. Si tratta della consueta scena dell’estate: il parco attorno al monumento trasformato in un lido: teli stesi sul prato e non solo. Proseguono inoltre i bagni vietati. Famiglie intere intente a nuotare e divertirsi incuranti di controlli e cartelli che in diverse lingue indicano il divieto di balneazione. Chi non fa il bagno è comunque in costume a prendere il sole seduto sul prato o sul muretto che delimita il lago. Appelli e tragedie purtroppo sembrano non bastare. Non da ultimo il campionamento delle acque con la Goletta di Legambiente che boccia il lago di Como. Tra le situazioni peggiori quella del torrente Cosia, la cui foce, ai giardini a lago, è inquinata.
La situazione si ripete a poca distanza, nella splendida cornice di Villa Olmo. Anche in questo caso, in barba ai divieti, teli sulle aiuole e bagni a lago.
Il turismo fuori controllo di Como ha fatto registrare anche un altro episodio, pochi giorni fa. Complice il caldo, i limiti spesso vengono superati e c’è chi si sente autorizzato a rinfrescarsi anche in pieno centro, in piazza Cavour per la precisione con le recinzioni del cantiere delle paratie a due passi.
In un’estate che segna ancora una volta il tutto esaurito e che si appresta a raggiungere nuovi record per numeri di presenze, i problemi però restano gli stessi: lunghe code per prendere i battelli e raggiungere i paesi del lago. La stessa scena anche alla funicolare che collega Como con Brunate. Ventagli alla mano e ombrello per ripararsi, i turisti cercano di proteggersi dall’attesa sotto il sole.