Scongiurato, almeno per il momento, il fatto che la piscina di Muggiò possa diventare un nuovo rifugio per senzatetto. La porta d’ingresso che la scorsa settimana era aperta e quindi accessibile, è stata chiusa. “I tecnici comunali sono intervenuti appena appresa la notizia e hanno sistemato la serratura della porta d’ingresso della struttura”, spiega il sindaco della città Alessandro Rapinese.
Intanto sul progetto di riqualificazione dell’intera area di Muggiò occorrerà aspettare settembre quando è atteso un primo responso dalla Regione sul progetto definitivo che nelle scorse settimane è stato portato a Palazzo Lombardia. “E’ un progetto molto importante sia dal punto di vista della spesa che dal punto di vista tecnico, cambierà il volto della città sia sotto l’aspetto urbanistico sia per i servizi” aveva spiegato il primo cittadino.
Come noto si tratta si tratta di una proposta ricevuta da Palazzo Cernezzi lo scorso 7 maggio – che sfiora i 40 milioni di euro – che arriva da un colosso nazionale dell’energia su cui la riservatezza è massima. Un partenariato pubblico-privato che ha come oggetto la realizzazione, il finanziamento, la gestione, la manutenzione ordinaria e straordinaria di un nuovo centro natatorio e un nuovo palazzetto dello sport a Muggiò. Il poco che è finora trapelato sul progetto di riqualificazione è che sembra si possa parlare di più piscine e del palasport. Prevista poi una sostanziale riqualificazione urbanistica dell’area, che oltre alla realizzazione degli impianti sportivi, prevede un parcheggio a raso e una nuova viabilità attorno all’area.