(ANSA) – MOSCA, 12 AGO – Sono ventotto le località della regione di Kursk cadute nelle mani delle forze ucraine, che sono avanzate fino ad una profondità di 12 chilometri in territorio russo su un fronte largo 40 chilometri. Lo ha detto il governatore Alexei Smirnov, citato dall’agenzia Tass. Sono 121.000 i civili che hanno dovuto lasciare le zone dei combattimenti nella regione russa di Kursk in seguito all’avanzata delle truppe ucraine, ha detto Smirnov a Putin. 12 civili sono stati uccisi e 121 feriti, di cui 10 bambini. Alexei Smirnov ha accusato le forze ucraine di avere usato armi chimiche nella loro avanzata. Parlando in videoconferenza in un incontro con il presidente Vladimir Putin, Smirnov ha affermato che alcuni "agenti di polizia e il capo di una comunità rurale sono rimasti intossicati" quando sono stati colpiti oggi nel distretto di Belovo dal fuoco dell’artiglieria ucraina, che ha usato appunto "armi chimiche". (ANSA).