(ANSA) – BRUXELLES, 11 AGO – Il leader secessionista catalano, Carles Puigdemont, si è mostrato per la prima volta nella sua residenza di Waterloo, in Belgio, dopo l’apparizione lampo di giovedì a Barcellona e la successiva fuga per eludere il mandato di cattura vigente a suo carico in Spagna. "Se si vuole fare politica in condizioni normali, e io voglio farlo, bisogna applicare la legge" sull’amnistia, ha detto, affidando alcune dichiarazioni esclusive all’agenzia di stampa catalana (Acn) e al canale televisivo regionale Tv3, che lo ha ripreso nella sua dimora belga fugando ogni dubbio sulla reale posizione di Puigdemont. Il leader di Junts ha ammesso che il suo breve ritorno in Catalogna dopo sette anni, un piano "che sembrava impossibile", "non è stato privo di rischi" ma è servito ad "amplificare l’accusa contro i giudici della Corte Suprema" e a dimostrare di avere la "capacità di entrare e di uscire" e di "sfidare uno stato repressivo". "In questo contesto – ha aggiunto -, tentare di accedere al Parlamento avrebbe significato l’arresto certo, non avrei avuto la minima possibilità di rivolgermi all’Aula, che era il mio obiettivo". (ANSA).