(ANSA) – MILANO, 11 AGO – La Cassazione, accogliendo la tesi della difesa sulla competenza territoriale, ha annullato la sentenza di secondo grado e trasmesso gli atti alla Procura di Bergamo in merito alla condanna a 8 mesi di reclusione inflitta a Milano a Giulio Centemero, il tesoriere della Lega accusato di un finanziamento illecito da 40mila euro del giugno 2016 concordato, per l’accusa, con il patron della catena di supermercati Esselunga Bernardo Caprotti scomparso nel 2016. Come riporta oggi il Corriere della Sera, la Suprema Corte, pur condividendo l’impianto accusatorio, ha ritenuto che siano competenti i pm bergamaschi, i quali però avranno a che fare con un caso giudiziario oramai cancellato dalla prescrizione. Secondo gli ermellini ciò che conta non è il luogo dell’accordo tra le parti o della sede della società che mise a bilancio il finanziamento ricevuto, ma il luogo in cui è avvenuto il versamento del denaro. In questo caso si tratta della filiale di Seriate (Bergamo) della banca dove la associazione ‘PiùVoci’, destinataria della somma e di cui Centemero era legale rappresentante, aveva aperto il conto. Somma che, in base alle indagini, sarebbe stata girata al Carroccio anche per rimpinguare le casse di Radio Padania. (ANSA).