(ANSA) – BARI, 10 AGO – "Così come ho detto al console onorario dello Stato di Israele a Bari, sarò felice di esporre anche la bandiera israeliana" sulla facciata di palazzo di città "quando lui si unirà all’appello del cessate il fuoco e quando il governo del Paese che lui rappresenta cesserà le operazioni militari nella striscia di Gaza". Così il sindaco di Bari, Vito Leccese, risponde – si legge in una nota del Comune – all’eurodeputato Picaro sulla richiesta di esporre anche la bandiera israeliana sulla facciata del Comune, dopo l’esposizione di quella della Palestina. Leccese spiega che "mentre le scrivo è giunta la notizia di un ennesimo attacco israeliano con oltre 100 vittime tra i civili. Per questo è necessario chiedere l’immediato ‘cessate il fuoco’ per salvare il popolo palestinese e per evitare che la polveriera in Medio Oriente esploda con esiti da guerra mondiale. Oggi quella bandiera testimonia l’anelito alla pace della comunità barese e il sentimento di solidarietà alla città gemellata di Beit Jala in Palestina". Leccese ringrazia Picaro "per l’attenzione e la cortese sollecitazione che ha voluto riservare alla mia iniziativa di solidarietà con il popolo palestinese, in questi mesi tragicamente provato da azioni di guerra che hanno provocato oltre 40 mila morti civili, tra cui tantissimi bambini". E ricorda che "all’indomani della ignobile e omicida azione terroristica perpetrata da Hamas nei territori occupati ho fermamente condannato quanto accaduto. Ho sempre pensato che l’unico modo per riportare la pace in quel territorio martoriato si quello di far tacere le armi da parte di tutti. Poiché sono più che convinto dell’universalità del valore della pace, ritengo, al pari della sua riflessione, che tale valore non vada mai strumentalizzato per finalità politiche, soprattutto da chi ha responsabilità istituzionali". "Infatti – conclude – nel suo richiamo alla responsabilità evoca il concetto importantissimo della ‘convivenza pacifica e comprensione reciproca’ tra i popoli. Questo concetto è alla base della soluzione ‘due popoli due Stati’ di cui sono strenuo sostenitore anche perché ritengo che sia l’unica possibile, come auspicato anche nelle risoluzioni Onu". (ANSA).