Incidenti e soccorsi nel Lago di Como, anche Ats ribadisce le buone pratiche ai bagnanti dopo le ultime tre tragedie in acqua avvenute da metà luglio a inizio agosto.
“Le acque del lago, notoriamente fonte di refrigerio e relax specie in questo periodo estivo, possono nascondere pericoli sotto il profilo sanitario e della sicurezza. Per questo l’invito di ATS Insubria ai bagnanti è quello di immergersi solo se sanno nuotare bene e sono ben allenati” dicono dalla direzione dell’Agenzia, che raccomanda anche di “evitare la pratica dei tuffi, soprattutto dopo una lunga esposizione al sole, o comunque se si è troppo sudati: immergersi repentinamente, infatti, può provocare dai crampi muscolari agli shock termici. I tuffi in altezza, così come quelli in acque torbide, sono invece sconsigliati perché possono provocare traumi”.
Va mostrata, inoltre, particolare attenzione verso i bambini sui quali bisogna sempre vigilare quando sono in prossimità di fonti d’acqua, siano esse piscine ad uso domestico, corsi d’acqua o rive dei laghi.
Si consiglia inoltre di usare con responsabilità anche giochi d’acqua e oggetti gonfiabili, come i materassini, evitandone l’uso in acque profonde.
ATS Insubria ricorda, infine, che i fiumi sul territorio di competenza non sono balneabili, oltre al fatto che le forti correnti e la temperatura dell’acqua, che si differenzia fortemente da quella del nostro corpo, rappresentano un serio pericolo da non sottovalutare.
Nelle ultime settimane hanno perso la vita in acqua un giovane turista inglese, un 51enne tedesco e un 68enne peruviano.