Caldo e malori legati alle temperature roventi. Difficoltà in prevalenza per anziani o bambini ma anche per i lavoratori, in particolare quelli che svolgono attività all’aperto, come in strada o nei cantieri o in agricoltura.
Al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia sono in aumento gli accessi, la conferma arriva dal primario, Roberto Pusinelli. “Negli ultimi giorni abbiamo registrato un’impennata di pazienti fragili – spiega il medico – Si tratta prevalentemente di grandi anziani, spesso affetti da più patologie, sulla cui salute ha certamente influito l’ondata di calore. A questi pazienti – aggiunge Pusinelli – si somma un lieve aumento di ricoveri per Covid-19 sempre di grandi anziani, fortunatamente non in gravi condizioni”.
Dalla Regione Lombardia, intanto, l’assessore al Welfare, Guido Bertolaso, ricorda le misure messe in atto. Approvati nei mesi scorsi documenti di indirizzo per l’attivazione di piani mirati di prevenzione per contrastare lo stress da calore. Strumenti che descrivono i corretti comportamenti da attuare nei periodi di forte caldo. “Ci siamo mossi per tempo – ha spiegato Bertolaso – i pronto soccorso hanno attivato specifici percorsi di presa in carico per i sintomi correlati all’emergenza caldo tramite l’attivazione di ambulatori specifici. Per queste situazioni si utilizza per l’accesso un apposito ‘codice calore’.”
A livello lombardo complessivamente il trend di accessi al pronto soccorso da inizio luglio non ha subito variazioni, conclude la nota regionale. Mentre il soccorso preospedaliero evidenzia un aumento rispetto allo scorso anno.
Vengono poi ribadite le regole basilari: proteggersi ed evitare di esporsi nelle ore più calde, bere molto e seguire una corretta alimentazione. In casa e sui luoghi di lavoro schermare le finestre con tende che blocchino il passaggio della luce ma non dell’aria. Per chi ha il condizionatore non va tenuto a temperature troppo basse (non più di 5 gradi di differenza rispetto all’esterno).