(ANSA) – CARACAS, 05 AGO – Aumentano nel mondo le prese di distanza da Nicholas Maduro: il presidente venezuelano, sulla cui rielezione pesa il sospetto di brogli, continua a rimandare la pubblicazione dei risultati dettagliati del voto del 28 luglio, ricevendo ormai critiche anche da parte di vari alleati di sinistra. L’ultima in ordine di tempo è l’ex presidente argentina, Cristina Fernandez Kirchner, che ha chiesto la divulgazione dei verbali definitivi degli scrutini "non solo per il popolo venezuelano, per l’opposizione, per la democrazia, ma per l’eredità stessa di Hugo Chávez". Secca la risposta del ‘chavismo’ al potere in Venezuela, che attraverso il vicepresidente del Partito socialista unito del Venezuela (Psuv), Diosdado Cabello – considerato uno degli uomini forti dell’establishment – ha accusato l’ex leader progressista argentina di aver "tradito l’eredità di (Néstor) Kirchner, l’eredità di Perón del suo stesso popolo". "L’eredità di Chávez è in buone mani, è sicura",ha aggiunto Cabello, secondo cui "c’è una grande invidia contro il Venezuela, contro Chávez e contro Nicolás Maduro". (ANSA).