Riqualificazione dell’area di Muggiò: atteso per settembre un primo responso dalla Regione.
Il progetto definitivo era previsto per l’estate, è arrivato, e nelle scorse ore è stato portato a Palazzo Lombardia. Il piano per la cittadella dello sport consta di un numero tale di documenti e carte da riempire il baule dell’auto del Comune. “Al nostro arrivo abbiamo dovuto chiedere un carrello per trasportare tutto il materiale fino agli uffici” ha detto il sindaco di Como, Alessandro Rapinese. “E’ un progetto molto importante sia dal punto di vista della spesa che dal punto di vista tecnico, cambierà il volto della città sia sotto l’aspetto urbanistico sia per i servizi” aggiunge il sindaco.
“A settembre la Regione si esprimerà dato che si era fatta parte attiva di questo iter complesso” conclude il primo cittadino. Si parla, ovviamente degli aspetti economici e a quanto potrebbe ammontare il contributo.
A confermare la scadenza di settembre, probabilmente metà settembre, è l’assessore regionale comasco, Alessandro Fermi ,che ha ricevuto il sindaco assieme al collega Massimo Sertori. “L’esigenza di acqua è un tema sovracomunale, un bisogno dell’intero territorio – spiega Fermi – da qui parte la valutazione della Regione. Fatti gli approfondimenti tecnici e politici arriveremo a dare una risposta. Anche perché la tempistica per andare in gara è quella di fine anno”.
Al momento si sa soltanto che si tratta di una proposta ricevuta da Palazzo Cernezzi lo scorso 7 maggio – che sfiora i 40 milioni di euro – che arriva da una Energy Service Company, un nome di rilevanza nazionale nel campo energetico su cui la riservatezza è massima. Si tratta di un partenariato pubblico-privato che ha come oggetto la realizzazione, il finanziamento, la gestione, la manutenzione ordinaria e straordinaria di un nuovo centro natatorio e un nuovo palazzetto dello sport a Muggiò. Non viene ancora svelato di più perché il titolare del progetto – come detto – è un privato e al momento sembra non voler divulgare i dettagli.
Quel poco che è trapelato fino ad ora è che sembra si possa parlare di più piscine e non si esclude che l’area possa ospitare oltre al palasport anche – ma questo punto sembra in bilico – una pista del ghiaccio. Prevista poi una sostanziale riqualificazione urbanistica dell’area, comprensiva oltre che della realizzazione degli impianti sportivi, di parcheggio a raso e ottimizzazione della viabilità.
Al vaglio – come detto – la sostenibilità economica del progetto, la Regione oltre a vagliare i fondi del “Patto per la Lombardia” valuterà eventuali ulteriori contributi. “A settembre ci sarà il punto politico sulla questione da parte dell’ente che si darà una risposta, parallelamente prosegue il lavoro dei tecnici. Attendiamo fiduciosi” sottolinea infine Rapinese.
Intanto il degrado continua a impossessarsi degli edifici dismessi. L’ingresso della piscina pur recintato è stato probabilmente forzato e la porta è aperta. Mentre l’area che ospitava un tempo il lunapark presenta dei varchi che la rendono facilmente accessibile.