Un prestigioso argento alle spalle dell’Olanda, alle Olimpiadi di Parigi, per il “quattro di coppia”, la barca che fu di Filippo Mondelli. E quelli che sono stati per anni i compagni del compianto canottiere comasco – scomparso per un male incurabile nell’aprile del 2021 – gli hanno voluto dedicare questo importante risultato.
“Non ci credo ancora” ha detto Giacomo Gentili. “Ringrazio tutte le persone che sono venute a vederci, la mia famiglia, gli amici, la fidanzata. Piango di gioia, tutto il lavoro profuso vale ogni palata fatta ogni anno in cui ci siamo preparati per arrivare a questo momento. Ho finalmente vinto quella medaglia che dovevo vincere per Pippo Mondelli, non c’ero riuscito a Tokyo ma oggi ce l’ho fatta. In gara siamo stati freddi, bravi a ribattere ogni attacco e a rimanere concentrati, fino all’ultimo metro non ho pensato di avere già la medaglia al collo”.
“Con questo risultato penso di aver chiuso il conto aperto che avevo con il passato” sono le parole di Luca Rambaldi. “Ho voluto fortemente ritornare sul quattro di coppia e ringrazio tutti per l’opportunità che mi è stata concessa. Ho preparato questa finale meticolosamente, ogni gesto, ogni momento degli ultimi giorni, da ieri sera in poi soprattutto, era finalizzato a stare bene oggi per fare ciò che abbiamo fatto, che credo sia il massimo che potevamo ottenere. L’Olanda è infatti davvero una barca di fuoriclasse, da cinque anni lavorano con dedizione per essere i migliori e non possiamo che riconoscere il loro valore. Oggi possiamo dedicare questa medaglia alla nostra bandiera, il tricolore che apparteneva a Filippo Mondelli. Questa medaglia è dedicata a lui, è stata una grande perdita e abbiamo coronato anche il suo sogno, e sono felice che qui ai Giochi oggi ci sia anche sua sorella Elisa, sull’otto. Forse speravamo di regalare a lui e a tutti, alle Fiamme Gialle anche che ringrazio, una medaglia più preziosa, ma va bene così”.
“Ancora non realizzo quello che è successo, realizzo solo che negli ultimi 500 metri abbiamo dato tutto, e ancora non mi capacito del grande risultato che abbiamo ottenuto” ha spiegato il lecchese Andrea Panizza, tra l’altro in passato portacolori della Canottieri Lario. “All’arrivo pensavo di essere terzo, ho chiuso gli occhi e quando li ho riaperti mi sono ritrovato secondo. Ci abbiamo creduto tutti, siamo felicissimi per aver fatto la miglior gara possibile, e adesso stringo tra le mani la bandiera italiana che era di Filippo Mondelli, e che portiamo su tutti i campi di regata. Avevo promesso alla sua famiglia che avremmo vinto una medaglia olimpica sul quattro di coppia, ci siamo riusciti e Pippo sarà fiero di noi”.
Il padovano Luca Chiumento, che ha preso il posto di Mondelli nell’equipaggio azzurro, ha spiegato: “Avevamo energia da vendere, grazie al supporto della squadra e personalmente della mia famiglia. Questa nuova formazione ha avuto una spinta enorme, per i primi mille metri la gara è stata perfetta, poi la Polonia è stata brava a rientrare, ma il nostro spunto finale per l’argento ci ha premiato. È una medaglia fantastica, indescrivibile, frutto del lavoro di squadra che ci ha permesso in tre settimane di raggiungere ottime velocità. Tatticamente è stata la gara migliore che potevamo fare, dedico questa medaglia a tutta l’Italia, alle Fiamme Gialle e al nostro compagno Filippo, sempre con noi. Complimenti all’Olanda, un equipaggio solido, forte e costante, che oggi ha meritato l’oro. Adesso, dopo Tokyo da riserva, mi godo questa medaglia, poi anche un po’ di meritato riposo”.