Mercato del lavoro a Como, nel mese di luglio le imprese cercano per lo più figure a media e bassa specializzazione: tra queste al primo posto, come ogni estate, esercenti e addetti alle attività di ristorazione, che rappresentano il 20,4% degli ingressi previsti.
Emerge dall’analisi sulle “Previsioni occupazionali delle imprese lariane nel 3° trimestre 2024”, elaborata dall’ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Como-Lecco.
Tra i mesi di luglio e settembre, le imprese della provincia di Como prevedono di effettuare complessivamente 12.060 ingressi, in calo di 1.600 unità rispetto al trimestre precedente. La diminuzione si registra anche nel confronto con lo stesso periodo del 2023, con un -1.420 unità. Considerando le variazioni in valore assoluto, Como, assieme a Milano e Brescia, registra le performance peggiori.
In particolare, il comparto industriale evidenzia a Como un calo di 300 assunzioni rispetto ai tre mesi precedenti, mentre la diminuzione più consistente è nel terziario, che vede un calo di 1.300 addetti rispetto al trimestre precedente. Valori in diminuzione anche in confronto allo stesso periodo del 2023 (a Como – 1.200 unità).
Cresce la quota di assunzioni con contratto a tempo indeterminato, che passa dal 20% del luglio 2023 al 22% del luglio 2024. Aumenta, attestandosi al 7%, la quota dei contratti di apprendistato, mentre diminuiscono le assunzioni a tempo determinato, che a Como passano dal 65% al 64%. La maggioranza dei nuovi ingressi a tempo indeterminato si concentra nel manifatturiero, nei servizi alle imprese e nel commercio, mentre vi è una netta prevalenza di contratti a termine nei servizi alle persone e nel turismo. Resta la difficoltà per le aziende comasche nel reperimento di alcune figure professionali, legate in particolare all’area produzione di beni ed erogazione di servizi, alle aree tecniche e della progettazione e alle aree commerciali e della vendita.