(ANSA) – AOSTA, 30 LUG – "Non è stato un ‘dovere’ ma è quasi stato un gioco, un piacere personale. Le vette sono venute una dopo l’altra e poi quando ha iniziato ad avvicinarsi il 14, l’idea di provare a salirle tutte si concretizzava, sempre con professionalità, preparazione, concentrazione e tanta determinazione". Così dal Pakistan la guida alpina valdostana Marco Camandona: domenica 28 luglio è entrato nella storia dell’alpinismo, conquistando la cima del Gasherbrum 1 e completando così la scalata di tutti i 14 ottomila metri della Terra. La prima volta sventolò con orgoglio la bandiera rossonera valdostana nel 1998, sul Cho Oyu (8.210 metri). E’ ora il 41/o scalatore (il ventesimo senza ossigeno) a riuscire nell’impresa. Camandona e Dante Luboz, arrivati domenica in vetta, hanno addirittura fatto le foto senza guanti: "Si sta benissimo, giornata incredibile", ha detto Marco alla moglie, telefonandole dalla cima. "Un ringraziamento particolare – dice oggi l’alpinista – va ai miei genitori e in particolare a mia moglie Barbara che mi ha sempre sostenuto, aiutato e spronato nei momenti un po’ più bui e ha sempre ‘sopportato’ i lunghi periodi di assenza da casa". Per questo "adesso è giunta l’ora di tornare dalle nostre famiglie. La voglia di vedere un po’ di verde e fiori è tanta dopo 40 giorni di grigio e bianco", conclude Camandona. (ANSA).