Il sindaco di Como Alessandro Rapinese lancia un appello alle forze civiche del territorio lariano per creare una lista provinciale in vista delle prossime elezioni del 29 settembre a Villa Saporiti per il rinnovo dei consiglieri. La notizia, trapelata nei giorni scorsi dal gazebo di Fratelli d’Italia a Como, ha scatenato in queste ore un duro botta e risposta a distanza tra lo stesso sindaco e il presidente della Provincia di Como Fiorenzo Bongiasca.
“Sto cercando di creare un’alternativa a questo inciucio tra destra e sinistra in Provincia – dice Rapinese – Bongiasca rappresenta una coalizione che va dalla Schlein alla Meloni ed è stato votato come unico candidato. Sto iniziando a intessere relazioni e sto avviando un percorso che spero possa essere di interesse comune per avere una forza alternativa. Se dovessimo raggiungere le 90 firme minime, bene, altrimenti sarà stata un’opportunità non colta. Ne abbiamo già raccolte alcune decine. A me sembra che a Como si stia facendo bene e vorremmo riservare le stesse energie alla Provincia”. Infine, diretto al presidente Bongiasca: “Ricordo che di anno in anno il mio consenso cresce – dice Rapinese – Il suo è inesistente, a lui piace vincere facile. È stato eletto sindaco a Trezzone presentandosi come unico candidato e la stessa cosa è successa a Villa Saporiti. Io non devo rendere conto a Bongiasca, che non è cittadino di Como, mentre lui deve rendere conto a me in quanto cittadino della provincia. Ricordo – sottolinea infine Rapinese – che lui si spaccia per civico, ma è la massima espressione dell’inciucio partitocratico”.
“Si è accorto adesso che esiste la Provincia – ribatte Bongiasca – Per 10 anni non è mai venuto a votare né ha lasciato votare i suoi consiglieri. Se riuscirà a creare una lista ben venga, lo aspettiamo. Quello di Villa Saporiti non è un inciucio – sottolinea il presidente – ma un accordo tra le istituzioni. Se si vuole amministrare, si deve andare d’accordo. Cosa che lui non sta facendo, non è mai riuscito a fare squadra. Non ci si comporta come lui con gli altri sindaci e le altre istituzioni per portare avanti i temi che interessano il territorio. Non ha mai risposto sul progetto del San Martino, non l’ha mai guardato. E ha lasciato in stand by la questione dei battelli spazzino, di competenza del Comune. Noi siamo prima di tutto degli amministratori e per amministrare è necessario andare d’accordo”. Infine, Bongiasca tiene a sottolineare le sue radici e la sua carriera politica. “Voglio ribadire che sono democristiano – conclude – e il mio curriculum parla chiaro”.