Primo grande weekend di partenze per la settimana a cavallo tra i mesi di luglio e agosto.
Il traffico ha interessato anche le strade e le autostrade comasche. Anas aveva annunciato per oggi una giornata da bollino rosso per l’esodo estivo e la sospensione di 906 cantieri a livello nazionale.
Traffico intenso anche sulla A9 Lainate-Como-Chiasso. In mattinata il sito di Autostrade per l’Italia segnalava due chilometri di coda tra Como centro e Chiasso per l’attraversamento della dogana svizzera, coda che poi ha raggiunto i 3 chilometri nel pomeriggio. Coda alla barriera di Como Grandate per traffico intenso: tante le auto con targa straniera in direzione Milano, segno che molti sono i vacanzieri provenienti dai paesi europei e arrivano per trascorrere le vacanze nelle località italiane. Segnalati in mattinata anche rallentamenti in uscita a Como Monteolimpino provenendo da Lainate per traffico intenso sulla viabilità ordinaria.
Code anche nelle principali arterie urbane del capoluogo, in particolare tra viale Fratelli Rosselli, via Borgovico nuova, dove è in corso il cantiere con il senso unico, e via Per Cernobbio.
Al traffico intenso si associa una giornata da bollino arancione per la nuova ondata di caldo africano. In provincia di Como ci sarà allerta afa fino a giovedì con temperature massime fino a 34 gradi. Previste notti tropicali, anche sul Lario sono attesi 25 gradi di minima.
Il weekend di caldo bollente porta ancora una volta i turisti a trovare refrigerio nelle acque del Lago, anche nei punti dove vige il divieto di immergersi. Nella piccola spiaggia davanti al Tempio Voltiano in tanti nel pomeriggio si sono tuffati per un bagno, incuranti dei cartelli scritti in diverse lingue che parlano chiaramente di “zona di pericolo”. Stessa situazione in fondo a viale Geno, dove non è stato difficile trovare persone che si tuffavano e che nuotavano e altre stese al sole a poca distanza. La sanzione prevista dal regolamento di polizia urbana per i trasgressori è di 50 euro.
Ma a quanto pare, non bastano le multe, i cartelli dei divieti, e neppure le tragedie avvenute nel Lario nelle ultime settimane per dissuadere chi vuole cercare ad ogni costo un po’ di refrigerio.