(ANSA) – TRENTO, 25 LUG – Il gup del Tribunale di Rovereto ha condannato Ilir Shehi Zyba, reo confesso dell’omicidio della vicina di casa Mara Fait, avvenuto lo scorso anno a Noriglio, a dodici anni di carcere. Con la sentenza – riporta la stampa locale – il giudice, riconoscendo le attenuanti generiche e lo sconto della pena di un terzo per il rito abbreviato, ha inoltre disposto una provvisionale di 100mila euro alla madre e altrettanti al figlio della donna, oltre all’espulsione di Shehi dal territorio nazionale una volta espiata la condanna. Il delitto è avvenuto il 28 luglio del 2023 nella frazione di Noriglio, nei pressi della palazzina dove risiedevano la vittima e Shehi. I due vicini di casa litigavano da anni. L’uomo, di nazionalità albanese, ha colpito Fait, ex infermiera dell’ospedale di Santa Maria del Carmine di Rovereto, alla testa ripetutamente con un’accetta per tagliare la legna. Si è poi costituito presso la vicina caserma dei carabinieri. La Procura della Repubblica di Rovereto aveva inizialmente contestato all’uomo l’omicidio volontario aggravato da futili motivi. L’aggravante, che non avrebbe permesso il rito abbreviato, non è stata però ritenuta sussistente dal giudice e l’accusa è stata invitata a riformulare il campo d’imputazione in omicidio volontario. Qualora non presentasse ricorso in appello, Shehi potrebbe usufruire del doppio sconto di pena previsto dalla riforma Cartabia, con una riduzione della condanna a dieci anni di carcere. (ANSA).