Ordinanza anti-caos sulla Statale Regina, è arrivato il responso del Tar della Lombardia. Il Tribunale amministrativo regionale non ha accolto la richiesta di sospendere i provvedimenti avanzata dall’associazione di categoria Sistema Trasporti.
La misura, ritenuta fondamentale dal territorio per limitare i disagi per il traffico lungo la statale, era stata bocciata dal gruppo che ha presentato ricorso. Il provvedimento predisposto da Anas in vigore dal 13 maggio scorso, al momento dunque rimane in vigore e prevede, come è noto, il senso unico con giro del lago per i bus turistici e il divieto di transito di giorno per i tir nel tratto tra Argegno e Lenno.
“C’è delusione – commenta Francesco Artusa, presidente dell’associazione di categoria “Sistema Trasporti” – Abbiamo presentato un lungo ricorso ben dettagliato e abbiamo ricevuto una sentenza di quattro righe. È una sconfitta per le imprese, per il turismo e per la libera circolazione delle persone. Gli ingorghi intanto persistono. Chi si è accorto che è in vigore un’ordinanza? – chiede Artusa – Nessuno sa in che modo questo provvedimento abbia migliorato la sicurezza sul Lago. Così una buona fetta di turismo si sposterà altrove, sono già arrivate delle cancellazioni. Resta da capire chi pagherà i conti di questa situazione”.
I rappresentanti di “Sistema Trasporti” annunciano di voler continuare a dare battaglia. “Dobbiamo decidere cosa fare – spiega Artusa – I tempi stringono. Possiamo impugnare la sentenza al Consiglio di Stato o decidere di prendere le multe e impugnarle davanti al giudice di pace”.
“Quella del Tar è una decisione giusta che va incontro alle esigenze di migliaia di residenti della sponda occidentale del Lago di Como e agevola il lavoro delle forze dell’ordine – commenta il comandante della polizia locale di Tremezzina, Massimo Castelli – L’ordinanza è fondamentale, altrimenti la paralisi del traffico diventerebbe quotidiana. Anche ora, nonostante l’ordinanza, la presenza delle forze dell’ordine, dei semafori e degli osservatori del traffico, si verificano dei blocchi. Ma sulla Regina questo fa parte delle regole del gioco. Immaginiamoci se non ci fosse l’ordinanza. È anche nell’interesse delle associazioni di categoria garantire tempi certi di percorrenza. Oltre il 90% dei bus turistici rispetta i divieti. – conclude Castelli – Riscontriamo soltanto qualche caso di camionista straniero che passa inconsapevolmente sulla Regina. Sarebbe necessario migliorare la segnaletica stradale per rendere più visibile il divieto”.
“Una buona notizia – aggiunge il presidente della Provincia di Como, Fiorenzo Bongiasca – Hanno ascoltato le motivazioni sostenute dal territorio. L’egoismo di poche persone non può mettere in croce migliaia di residenti e lavoratori. Con le misure in vigore e con i movieri la situazione migliora. Il servizio dei movieri proseguirà, dopo la scadenza del 31 luglio, per altri tre mesi”.