(ANSA) – PECHINO, 23 LUG – La Cina aumenterà gradualmente l’età pensionabile, allo stato tra le più basse al mondo, per consentire alle persone di lavorare più a lungo, nel mezzo degli sforzi per alleviare la crescente pressione sui bilanci pensionistici con molte province già a fronteggiare un deficit sull’onerosa voce di bilancio. L’annuncio è maturato domenica grazie a un documento governativo diffuso dall’agenzia Xinhua, comprensivo anche di piani per affinare la strategia di lotta al crollo delle nascite e all’invecchiamento della popolazione, in calo per il secondo anno di fila nel 2023. La riforma si è resa urgente anche per l’aspettativa di vita, salita nel Dragone a 78 anni dai 44 anni del 1960, superando gli Stati Uniti: in più, gli esperti stimano che debba abbattere quota 80 anni entro il 2050. "In linea con il principio della partecipazione volontaria e con adeguata flessibilità, porteremo avanti la riforma per aumentare gradualmente l’età pensionabile legale in modo prudente e ordinato", ha precisato il documento le cui riforme saranno completate entro il 2029 con oltre 300 misure: il governo si muoverà per sviluppare la "silver economy" e creare posti di lavoro diversificati per gli anziani, mentre l’assistenza comunitaria agli anziani, soprattutto nelle zone rurali, deve essere migliorata. Tuttavia, la mossa potrebbe rivelarsi impopolare e gli analisti hanno avvertito sui possibili rischi per il mercato del lavoro. L’età pensionabile è ora di 60 anni per gli uomini – che è di 5-6 anni inferiore a quella della maggior parte delle economie sviluppate – mentre per le donne è di 55 anni nel caso di colletti bianchi e di 50 per i lavori in fabbrica. (ANSA).