Un totale di oltre 163mila visite ed esami nelle strutture sanitarie comasche nei primi sei mesi del 2024, il 4,5% in più rispetto al 2019, anno di riferimento prima della pandemia. L’Ats Insubria fa il punto sul piano di intervento per ridurre le liste d’attesa, un’emergenza con la quale i cittadini si confrontano quotidianamente.
“Una negoziazione mirata con le Asst e gli erogatori privati accreditati ha consentito di mettere in campo le azioni necessarie per orientare l’offerta di prestazioni ambulatoriali e assicurare così il fabbisogno espresso dai cittadini – spiega Salvatore Gioia direttore generale dell’Ats Insubria – Abbiamo programmato un’offerta superiore a quanto garantito negli anni precedenti. Uno sforzo organizzativo orientato soprattutto alla revisione dei processi di composizione ed esposizione delle agende, che si concretizzerà in una migliore risposta al cittadino”.
“Rimangono alcune difficoltà causate soprattutto dalla mancanza di specialisti – continua Gioia – Dai dati relativi al primo semestre comunque emerge che le strutture, in proiezione a fine anno, assicureranno quanto concordato in termini di programmazione”.
Nei primi sei mesi dell’anno, le prestazioni erogate sul Lario come primo accesso sono state 163.225 nel territorio che fa capo all’Ats Insubria. “Le Ats, con l’ultimo provvedimento regionale, sono state chiamate a verificare l’interesse ad erogare ulteriori prestazioni, coinvolgendo nel complesso la rete degli erogatori accreditati – precisa Gioia – Nelle prossime settimane verranno pubblicate le relative manifestazioni d’interesse”.
“Molti dei problemi relativi alle liste d’attesa sono stati affrontati nel primo semestre e immagino che ne affronteremo altri anche da qui a fine anno – dice ancora il direttore dell’Ats Insubria – Rimango fiducioso perché abbiamo già dimostrato che il lavoro di squadra di Ats con le Asst e il sistema sanitario regionale porta a ottimi risultati. Penso ad esempio alla prenotazione diretta di alcuni specialisti, come cardiologi e oncologi”.
L’ultimo messaggio è per i cittadini. “La situazione è complessa – conclude Gioia – Chiedo la collaborazione diretta dei cittadini che diventa utilissima, ad esempio, nel comunicare l’eventuale impossibilità a presentarsi all’appuntamento, consentendo di programmare ulteriori prestazioni a favore di altri cittadini in attesa: insieme ce la faremo, insieme è possibile”.