(ANSA) – ROMA, 20 LUG – Gli investigatori della Polizia di Stato appartenenti alla Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica hanno eseguito un provvedimento di perquisizione domiciliare e informatica emesso dal Tribunale di Roma a carico di un soggetto ritenuto responsabile dell’accesso abusivo ai sistemi informatici dell’Azienda Sanitaria Locale Roma 1, avvenuto lo scorso novembre. Si tratta di un ex dipendente della Asl più grande d’Italia. I poliziotti del Cnaipic – Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche della Polizia Postale – anche grazie ai sofisticati software in dotazione, hanno ricostruito le fasi dell’attacco, consistito nella divulgazione illecita da parte dell’ex dipendente, per motivi di ritorsione, di credenziali di amministrazione e controllo dei server della Asl Roma 1, allo scopo di preparare successivi attacchi informatici impattanti. La tempestività dell’operazione di polizia ha permesso di rinvenire un personal computer al cui interno è stato trovato un file contenente le credenziali di accesso e le configurazioni dei sistemi informatici dell’Asl Roma, nonchè tutta la strumentazione elettronica utilizzata per l’attacco. La successiva e attenta analisi tecnica sui mezzi ha confermato l’ipotesi investigativa. Il fatto sarebbe legato a una ritorsione verso l’azienda presso la quale l’uomo era stato per anni impiegato come informatico. Si specifica- conclude la nota della Polizia – che il provvedimento di perquisizione domiciliare e informatica è stato eseguito nell’attuale fase delle indagini preliminari ed è basato su imputazioni provvisorie che dovranno comunque trovare riscontro in dibattimento e nei successivi gradi di giudizio. La responsabilità penale dell’indagato sarà accertata solo all’esito del giudizio con sentenza irrevocabile (ANSA).