(ANSA) – TEMPIO PAUSANIA, 18 LUG – Si è soffermata sul video che riprende alcune fasi della serata e ha più volte chiesto a Francesco Corsiglia chi avesse girato quelle immagini, l’avvocata di parte civile Giulia Bongiorno nell’udienza di oggi del processo che vede imputati a Tempio Pausania lo stesso Corsiglia e Ciro Grillo, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria, accusati di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una studentessa italo norvegese. Nel suo esame dell’imputato, durato alcune ore, ha cercato di capire chi avesse ripreso le scene nella casa – ci sono anche 28 secondi del presunto stupro di gruppo girato con i telefonini degli imputati mostrati in aula a porte chiuse nella scorsa udienza -, ovvero se lo stesso Corsiglia o qualcun altro. "Quanti eravate nella casa quel giorno?", avrebbe chiesto Bongiorno al giovane che da sempre, dalle prime dichiarazioni rese nel settembre del 2019, quando è stato sentito dai Carabinieri e dagli inquirenti, ha affermato di non essere stato presente durante il rapporto di gruppo perché si trovava in un’altra stanza a dormire. A confermare la sua versione erano stati anche gli altri tre imputati. "Corsiglia ha ribadito anche in questa udienza di aver avuto un rapporto sessuale consenziente, stimolato dalla ragazza stessa e finito non benissimo perché è stato disturbato dall’intervento degli amici", ha dichiarato la sua legale, Antonella Cuccureddu che ha poi smentito possano esserci dubbi sull’autore del video. "Tutti i dati tecnici di quel video sono contenuti nei supporti che sono stati estratti dai telefoni e che sono nella disponibilità del tribunale", ha aggiunto Cuccureddu. L’avvocata Bongiorno ha poi provato a delineare il profilo del ragazzo: "Ha cercato sulla rete come fare una striscia di cocaina? Ne fa uso?", queste in sintesi le domande fatte nell’aula a porte chiuse. Corsiglia ha ammesso di aver fatto quella ricerca su internet, ma ha negato di farne uso, ammettendo però di aver fumato della marijuana e di aver ricercato sulla rete anche video dal contenuto pornografico. Sulla questione sollevata dalla Bongiorno della denuncia per calunnia, la legale di Corsiglia ha affermato: "Si difende nel processo: all’esito del processo si deciderà cosa fare". (ANSA).