(ANSA) – ANCONA, 15 LUG – "Stop cinghiali, difendiamo l’agricoltura marchigiana". La scritta campeggiava su uno striscione in testa al corteo che oggi ha portato circa 2mila agricoltori della Coldiretti Marche in corteo, anche con una decina di trattori, nei pressi della Regione. Poi i manifestanti sono rimasti in sit-in nel piazzale antistante la sede regionale di Palazzo Leopardi per chiedere un piano straordinario di abbattimento dei cinghiali che causano gravissimo problemi all’agricoltura oltre a rappresentare un pericolo per la circolazione stradale anche nelle aree urbane. All’iniziativa di protesta hanno partecipato anche una cinquantina di sindaci: allevatori e agricoltori, arrivati anche con vari pullman da tutte le province marchigiane, presenti i vari rappresentanti territoriali di Coldiretti, hanno sfilato con bandiere e striscioni, al grido di "stop cinghiali", suonando con fischietti e sbattendo coperchi. Coldiretti Marche ha allestito un palco sul piazzale davanti alla Regione dove è stato issato uno striscione gigante con la scritte "stop cinghiali" e fissato mega-palloncini legati alle ringhiere. "Noi seminiamo e produciamo, i cinghiali raccolgono", "siamo stanchi, abbandoniamo tutto", "state distruggendo il nostro futuro", "tuteliamo gli agricoltori marchigiani non i cinghiali": questi alcuni degli slogan sui cartelli mostrati dagli agricoltori, esasperati dai danni arrecati all’agricoltura dalla fauna selvatica. Non solo cinghiali: "tra lupi e cinghiali non campiamo più", la scritta su un altro manifesto. "Si è ormai rotto l’equilibrio tra agricoltori e fauna selvatica – ha lamentato la presidente di Coldiretti Marche, Maria Letizia Gardoni, in testa al corteo – oggi i cinghiali sono responsabili del 75% dei danni nei nostri campi. Gli agricoltori seminano, coltivano e non possono raccogliere e questa situazione è ormai insostenibile. Il problema riguarda anche i tanti cittadini, ogni anno gli incidenti stradali aumentano dell’8%, le aree protette perché i cinghiali sono onnivori e distruggono gli eco-sistemi. La politica deve intervenire: chiediamo alla Regione una delibera immediata per un piano straordinario di contenimento perché la situazione non è sostenibile e le aziende agricole stanno chiudendo e perdendo posti di lavoro". Durante la manifestazione il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha poi incontrato i manifestanti. (ANSA).