(ANSA) – CAGLIARI, 15 LUG – "Volete voi che sia abrogata la legge 26 giugno 2024, numero 86, ‘Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione’?". È il quesito contenuto in una delle due mozioni presentate dalla maggioranza di campo largo in Sardegna, guidata dalla governatrice Alessandra Todde, che saranno esaminate mercoledì 17 a partire dalle 10 nell’Aula del Consiglio regionale sardo. Un voto sulla proposta di quesito referendario, che segue quello di Emilia Romagna e Campania su identiche deliberazioni, secondo il dettato dell’articolo 75 della Costituzione e in alternativa alla raccolta di 500mila firme. Le mozioni, la numero 8 con la richiesta di abrogazione totale della legge targata Calderoli e la numero 7 con l’abolizione parziale, sono state presentate a prima firma del capogruppo del Partito democratico Roberto Deriu e siglate da tutti gli altri presidenti dei gruppi e i consiglieri del campo largo. Non è stato raccolto al momento l’appello del presidente dell’Assemblea Piero Comandini, anche segretario regionale dem, rivolto ai colleghi della minoranza per appoggiare i documenti. Nell’opposizione ci hanno pensato i Riformatori sardi, in testa il capogruppo Umberto Ticca, a presentare un’altra mozione sul tema e in particolare sul "superamento degli svantaggi derivanti dall’insularità a seguito dell’entrata in vigore della legge sull’autonomia differenziata". Per Ticca e i colleghi "la piena esplicazione dell’autonomia regionale è un valore costituzionale fondamentale ed è anche una importante garanzia dell’assetto democratico del nostro Paese" e deve essere "fattore di rafforzamento e non di indebolimento della coesione nazionale, garantendo parità di opportunità e di accesso ai servizi per tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro regione di residenza". Non si dovrebbe parlare, invece, di autonomia differenziata, ma sicuramente di tagli del governo ai Comuni, oltre che di programmazione del Fsc e della spesa dei fondi europei, nell’incontro previsto nel pomeriggio tra la presidente Todde e il ministro per gli Affari regionali e coesione Raffaele Fitto. La Sardegna, insieme a Puglia e Campania, non ha ancora stretto l’accordo con il governo per l’assegnazione delle risorse con i dettagli su somme e interventi. (ANSA).