(ANSA) – MILANO, 14 LUG – Finirà sui tavoli della Procura l’incursione con maschere e spranghe organizzata da alcuni ragazzi per terrorizzare un gruppo di bimbi che dormivano in tenda nel campus estivo di Zibido San Giacomo, centro nell’hinterland di Milano. Domani, infatti, il sindaco Sonia Bellolli, presenterà ai carabinieri della zona un denuncia su quanto è accaduto nella notte tra venerdì e sabato scorsi, quando otto giovani, per altro ripresi dalle telecamere di sorveglianza, con il volto mascherato e armati di mazze hanno scavalcato il muro di cinta del campetto polivalente gestito dal Comune e dove era stato allestito, come tradizione, un campeggio estivo per i piccoli. "Per fortuna nessuno si è fatto male – spiega la sindaca -. L’intenzione non era fare del male ma solo spaventare. Comunque una cosa del genere non si può tollerare". Come si legge in una nota la sindaca "è in costante contatto con i carabinieri e la polizia locale" e sta "collaborando con le forze dell’ordine per individuare i responsabili del blitz. "La misura è colma – aggiunge – . Dovrà essere eliminato quel velo di omertà che fino ad ora li ha protetti" Per la prima cittadina "non si tratta di una bravata notturna, ma di un vero e proprio atto intimidatorio nei confronti di minori. E non rimarrà impunito". Gli investigatori stanno individuando, attraverso l’analisi dei video delle telecamere nei pressi del Centro estivo e in diverse zone del paese, i responsabili La sindaca e tutta l’amministrazione comunale esprimono la loro vicinanza ai ragazzini aggrediti e il ringraziamento alla coordinatrice del Centro estivo per come ha gestito la situazione, relazionandosi direttamente con le famiglie. "Un fatto molto grave – sottolinea ancora Sonia Belloli – che non potrà rimanere impunito. E per questo lancio un appello a tutti i cittadini, perché chiunque abbia visto qualcosa. anche solo di sospetto, lo segnali. Non devono rimanere impuniti. Anche i genitori dei responsabili non possono rimanere indifferenti": convincano "i propri figli a non nascondersi e di non essere omertosi. Perché le responsabilità verranno a galla". (ANSA).