L’instabilità meterologica ha condizionato l’arrivo dei turisti sul Lago di Como. Si attendono i numeri definitivi, ma le prime proiezioni sui numeri di questa estate, dicono che rispetto al 2023 c’è stata una diminuzione delle presenze negli alberghi del territorio.
Un lieve calo che – sia chiaro – va comunque a contestualizzarsi in una situazione generalmente soddisfacente per il settore. Lo spiega Luca Leoni, presidente degli albergatori comaschi che, tiene a sottolineare, non trova aspetti preoccupanti. Ma i numeri vanno comunque tenuti monitorati.
Il maltempo ha sicuramente fermato le prenotazioni last minute o ha tenuto lontano dall’Italia chi poteva disdire senza penali. Ma non solo. Le festività in Svizzera a maggio e non a giugno, le elezioni europee e poi in Gran Bretagna e in Francia, i Campionati europei di calcio e, in prospettiva le Olimpiadi a Parigi nelle prossime settimane, possono aver contribuito a fare optare i potenziali turisti del Lario per altre località.
Una diminuzione che andrà analizzata è quella delle prenotazioni negli hotel a quattro stelle. Si preferisce o una soluzione meno dispendiosa o il lusso estremo, con dati altissimi, non a caso, per gli hotel di maggiore pregio.
In questo panorama la tenuta migliore riguarda la città e le zone del centrolago. Meno soddisfacente la situazione dei luoghi con un alto tasso di campeggi, strutture molto legate alle condizioni del meteo.
Sempre per il maltempo è stata inoltre registrata anche una riduzione che che riguarda il turismo mordi e fuggi. Como e il suo territorio, sia chiaro, continuano ad essere une delle mete più gettonate, ma per ora non con i picchi estremi osservati in tempi recenti, fa notare ancora Luca Leoni.
Per quanto riguarda le provenienze, il Lario si conferma una destinazione apprezzata in tutto il mondo. Sempre elevate le presenze di ospiti dei paesi anglofoni (Gran Bretagna, Stati Uniti e Australia), mentre in Europa il lago piace soprattutto a spagnoli e francesi. I transalpini sono peraltro numerosissimi in questi giorni, che coincidono con la loro festività nazionale del 14 luglio. Molti arrivi anche dal Medio Oriente e da tutta l’Asia.