La strage di Erba dell’11 dicembre 2006 di nuovo in aula domani in Corte d’Appello a Brescia per la terza udienza del processo sull’istanza di revisione. Salvo imprevisti, come ha chiarito il presidente del collegio Antonio Minervini nella precedente udienza, sarà il giorno della camera di consiglio e della decisione sulle richieste della difesa di Olindo Romano e Rosa Bazzi.
Diciassette anni dopo il massacro della corte di via Diaz e dodici anni dopo la sentenza definitiva, i riflettori si accenderanno ancora una volta sulla strage. Olindo Romano e Rosa Bazzi sono stati condannati all’ergastolo per l’omicidio di Raffaella Castagna, Youssef Marzouk, Paola Galli e Valeria Cherubini e per il tentato omicidio di Mario Frigerio.
La Corte d’Appello è chiamata a decidere sull’istanza di revisione del processo, basata su presunte nuove prove e testimonianze che, per le difese, giustificherebbero una riapertura di un iter giudiziario chiuso da oltre dieci anni.
Il processo a Brescia si è aperto il primo marzo scorso, con una giornata in cui l’accusa e le parti civili hanno ribadito perché, a loro avviso, la verità sulla strage di Erba è scritta da tempo e non c’è alcun bisogno di riaprire il caso. Il 16 aprile scorso, la seconda udienza è stata invece dedicata alle difese che, al contrario, hanno spiegato perché ci sarebbero dubbi sulla colpevolezza di Olindo Romano e Rosa Bazzi.
La decisione dei giudici di Brescia dovrebbe arrivare domani. La corte potrebbe decidere di accogliere del tutto o in parte le richieste delle difese di Olindo e Rosa, oppure di non ammetterne alcuna e di mettere definitivamente la parola fine.
Olindo Romano e Rosa Bazzi domani sono attesi nuovamente in aula. I coniugi hanno partecipato alle prime due udienze, ma hanno chiesto di non essere ripresi dalle telecamere. Domani con ogni probabilità saranno ancora una volta uno accanto all’altra in tribunale.