(ANSA) – MILANO, 09 LUG – Il tempo libero é più importante del guadagno. Ne sono convinti gli italiani che, senza distinzioni di età, nella scelta del lavoro rompono le barriere generazionali e guardano più al benessere personale che al guadagno. Sono tre infatti le caratteristiche dell’azienda ideale, ‘work life balance’, formazione e flessibilità. Lo rivela la ricerca ‘Rapporto tra generazioni nel mondo del lavoro’ realizzata da Heineken Italia e condotta da AstraRicerche su un campione di oltre mille lavoratori, per indagare il rapporto tra diverse generazioni, Baby Boomers (1946-64), GenX (1965-80), Millennials (1981-96) e GenZ (1997-2012). Parlando delle qualità che l’azienda ideale in cui lavorare dovrebbe avere al primo posto c’è il tempo libero per altre attività della vita (51,5%), al secondo la possibilità di crescere e sviluppare competenze attraverso l’offerta formativa (40,7%) e al terzo la flessibilità nei tempi e nei luoghi di lavoro (40,5%). Poi, compaiono l’attenzione ai temi di pacchetti welfare (34,5%), parità di genere, diversità e inclusione (27,5%) e stipendi superiori alla media dei propri coetanei (27%). In ultima posizione il guadagnare molto a fronte di molte ore lavorate (11%). Guardando alle diverse generazioni, se GenZ (20%) e Millennials (21%) danno più importanza al tempo libero, per la GenX lo sviluppo delle competenze ha la priorità (22%). Resta comunque un’ambizione comune il posto fisso (43%, in particolare per GenX e Baby Boomers), soprattutto in un’azienda storica (34%), di grandi dimensioni (37%), e dal respiro internazionale (35,5%). Per tutte le generazioni, ad ogni modo, è imprescindibile l’attenzione al lavoratore come ‘persona’ (per l’86% molto o abbastanza e per il 54% molto importante). "La nostra priorità è mettere le persone al centro – dichiara Teresa Ferro, People Director di Heineken Italia – favorendo un percorso di crescita continuo e dando sempre più attenzione al work life balance e al tema della flessibilità, oltre che all’equità e all’inclusione, alla base di ogni nostra azione quotidiana". (ANSA).