(ANSA) – TREVISO, 08 LUG – Non avrebbero alcun ruolo né i familiari né eventuali incontri occasionali di sconosciuti, nella morte di Vincenza Saracino, la donna di 50 anni ritrovata priva di vita il 3 luglio scorso a Preganziol (Treviso) con coltellate inferte probabilmente nel tardo pomeriggio del giorno prima. Secondo l’orientamento che hanno assunto le indagini nelle ultime ore, l’evento sarebbe maturato in un contesto ridotto, riferibile a frequentatori più o meno abituali del negozio che la donna gestiva, e che rientra in una rete di punti vendita di oggettistica erotica in franchising. Sullo sfondo non vi sarebbero motivi di natura patrimoniale ma, piuttosto, connessi a legami particolari maturati tra la vittima e il suo aggressore. La risposta, dunque, dovrà giungere dall’analisi dei contatti tra Saracino e persone conosciute, e a questo potrebbe risultare utile la ricostruzione delle interlocuzioni telefoniche e telematiche memorizzate dal suo telefono cellulare, ritrovato a poca distanza dal corpo, in uno stabile industriale dismesso non lontano da casa. Il fascicolo d’indagine, in ogni caso, è in questo momento ancora contro ignoti. (ANSA).