Asilo Nido Magnolia di Como, dopo la riapertura è scontro sulle iscrizioni. 48 ore di tempo per decidere se confermare o meno l’inscrizione dei propri figli nell’asilo nido Magnolia di via Passeri a Como. Specificando “che non ci sarà alcuna cucina interna e che la selezione del personale educativo e ausiliario, per esigenze organizzative, avverrà solo a conclusione della procedura in essere”. E’ questa in sintesi la comunicazione del Comune di Como e diretta alle famiglie.
Il Consiglio di Stato nei giorni scorsi ha accolto il ricorso di un gruppo di genitori contro il Comune e ha dunque di fatto sospeso la decisione del sindaco Alessandro Rapinese e della giunta di Palazzo Cernezzi, che nel marzo scorso hanno decretato la chiusura della struttura in centro città, oltre che del Coccinella di Monte Olimpino. “E’ evidente che si debba organizzare un servizio al quale si pensava di non dover provvedere e questa comunicazione degli uffici va in questa direzione – spiega il sindaco Alessandro Rapinese – Gli uffici devono sapere quanti sono gli iscritti per poter riorganizzare il servizio”.
A stretto giro la replica delle famiglie: “Il Comitato Como a misura di famiglia ha appreso che il Comune non riaprirà le iscrizioni all’asilo nido Magnolia per i nuovi iscritti a partire da settembre 2024. Le iscrizioni di aprile non prevedevano, per i nuovi iscritti, la possibilità di scelta del nido Magnolia e diversi cittadini hanno optato per una scelta alternativa. Ora che la delibera è sospesa – aggiunge il Comitato – è diritto dei genitori decidere dove iscrivere i propri bimbi. Chiediamo quindi modalità opportune e tempi corretti per rispettare le volontà delle famiglie”. Inoltre le famiglie chiedono all’amministrazione “con quali azioni ed in che tempi sia garantito alle famiglie attualmente iscritte la continuità educativa indicata in Consiglio di Stato”.
Ad attaccare l’amministrazione comasca le opposizioni. “Una pagliacciata, che conferma ancora una volta lo stile di questa Amministrazione, ferma sulle proprie posizioni, vendicativa, irrispettosa verso i cittadini – dichiarano i consiglieri comunali del PD Patrizia Lissi, Stefano Legnani, Stefano Fanetti ed Eleonora Galli – L’iscrizione al nido venga riaperta, non solo per i 13 bambini che avrebbero potuto frequentare l’ultimo anno, ma per tutti. È evidente la presenza di famiglie che avrebbero scelto quel nido, se solo non fosse stata decisa la chiusura”. Parla di “ripicca pura”, il consigliere comunale di Svolta Civica, Vittorio Nessi. “Noi siamo al fianco delle famiglie e per il rispetto della legalità. La città non può essere governata con l’astio ed il rancore”.