(ANSA) – MILANO, 04 LUG – Roberto Salis, padre dell’eurodeputata di Avs Ilaria, ha denunciato sei giovani della Lega che avevano srotolato uno striscione davanti alla casa di famiglia in Brianza con la scritta ‘Salis abusiva sei la vergogna di Monza’. Alla denuncia sono seguite le proteste del partito di Matteo Salvini, fra gli altri, con il segretario dei giovani leghisti Alessandro Verri che ha parlato di un "vile atto intimidatorio", il coordinatore della Lega Lombarda Fabrizio Cecchetti che ha invitato i ragazzi "a non farsi intimidire" e capogruppo della Lega al Consiglio regionale lombardo Alessandro Corbetta che ha sottolineato come esista "il reato di occupazione ma non di striscione". "Io stesso – ha aggiunto – ho esposto un cartello nell’aula del Consiglio regionale con lo stesso concetto espresso dai ragazzi della Lega e lo ripeto: ‘Salis abusiva sei la vergogna di Monza". Se Salis intende denunciare qualcuno rivolga pure le sue querele al sottoscritto". "Suggerisco che se desiderano evitare che i loro giovani seguaci siano esposti a subire le conseguenze previste dalle vigenti leggi – ha replicato piccato Salis -, sarebbe meglio che destinassero le manifestazioni da loro organizzate nei confronti di colui o colei che ritengono debba essere oggetto delle loro attenzioni e non contro privati cittadini. E suggerisco anche ai giovani seguaci di pretendere che coloro che li espongono alle conseguenze dei loro atti li affianchino perché non è bello vedere dei politici che chiedono a degli inesperti fiancheggiatori, seppur di estrema destra, di assumersi il rischio di una denuncia stando nel loro ufficio con l’aria condizionata. E’ una questione di stile!". "Dico poi per ultimo ad Alessandro Corbetta che non posso rivolgere a lui, come sembrerebbe chiedere, la denuncia che, mio malgrado, ho dovuto presentare nei confronti degli, presumo, ignari giovani di estrema destra che ci hanno messo la faccia, perché purtroppo – ha spiegato il padre dell’eurodeputata – non posso dimostrare che fosse lui direttamente il mandante dell’atto". (ANSA).