Regionalizzazione del servizio di navigazione sul Lario, in Regione si torna a parlare dell’ipotesi, ventilata più volte, ma che finora non ha mai trovato concretezza. Eppure un dato resta certo: i flussi turistici sul Lario sono in costante aumento e Como non può restare a guardare.
Così ieri il tema è tornato in discussione in consiglio regionale. Approvata all’unanimità la mozione che impegna la Giunta lombarda a dare rapida attuazione alla regionalizzazione del servizio di navigazione a partire dal bacino del Lario. Molteplici i motivi esposti nel documento: l’aumento esponenziale dell’utenza turistica sui laghi lombardi. Soltanto sul lago di Como gli utenti sono passati dai 4milioni e 236mila viaggiatori nel 2019 ai quasi 6 milioni dell’anno scorso. Tra le tesi a sostegno della regionalizzazione la gestione più vicina al territorio e quindi più efficiente e tempestiva nel rispondere alle esigenze dell’utenza. Infine la considerazione che almeno sul Lario il servizio è attualmente in utile e dunque porterebbe un’entrata aggiuntiva al bilancio regionale che potrebbe essere spesa sul territorio per potenziare la flotta.
Il documento fa riferimento anche al tema degli NCC (noleggio con conducente) acquatici chiedendo alla Giunta di monitorare l’iter di modifica della Legge 21/1992 che consentirebbe la concessione di nuove licenze attualmente bloccate da anni.
La mozione – come detto – è stata approvata anche con un emendamento, presentato dal gruppo Pd, per estendere il raggio d’azione del documento a tutti i laghi lombardi ancora in carico alla Gestione Governativa. Esulta Giacomo Zamperini, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, primo firmatario della mozione: “Grazie a tutti coloro che hanno collaborato per questo straordinario risultato che il nostro territorio aspettava da tempo”.
“Finalmente il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una mozione che impegna la giunta regionale ad attivarsi per la regionalizzazione di tutti i laghi lombardi. Era ora. Sono passati quasi trent’anni da quel decreto che nel 1997 apriva al passaggio di competenze dal Governo centrale alle Regioni in materia di navigazione lacuale. Bene, quindi, che qualcosa si muova, finalmente” spiega il consigliere regionale del PD, Angelo Orsenigo, il cui gruppo ha presentato un emendamento per chiedere di includere nel dispositivo del documento i tre grandi laghi lombardi di Como, di Garda e Maggiore.
“Ora l’auspicio – conclude il consigliere dem – è che si ponga fine all’attesa e che la regionalizzazione avvenga il prima possibile”.