(ANSA) – CAGLIARI, 01 LUG – "Pronti a sostenere la posizione politica e istituzionale della governatrice Alessandra Todde nella difesa della specialità della Sardegna, che rischia di essere gravemente sacrificata dall’autonomia differenziata targata Calderoli". Il presidente della prima commissione Autonomia del Consiglio regionale, Salvatore Corrias (Pd), condivide e appoggia, "per quanto di mia competenza", la battaglia politica intrapresa da Todde, che si è messa alla guida delle cinque regioni che presto si riuniranno per il primo incontro del coordinamento per arrivare a un testo inattaccabile di referendum abrogativo. Corrias è pronto a portare in Aula il dibattito, promuovendo anche un ordine del giorno o una mozione che possa impegnare il Parlamento sardo nella lotta costituzionale: "Vogliamo difendere l’assetto giuridico che ci riconosce la specialità, e che la riforma rischia di far svanire a vantaggio delle regioni a statuto ordinario", ribadisce l’esponente dem. Per il presidente della commissione, "non si può permettere che passi sopra le nostre teste una legge che rischia di farci soccombere". Intanto gli staff dei cinque governatori di Sardegna, Toscana, Emilia Romagna, Puglia e Campania sono al lavoro per trovare gli incastri per il primo appuntamento del Coordinamento. Ad avere fretta è l’Emilia Romagna il cui presidente Stefano Bonaccini firmerà le sue dimissioni presumibilmente tra dieci giorni ed è per questo che si è presa l’onere di portare al tavolo una bozza di testo per il referendum abrogativo (per il quale sono necessarie, appunto, cinque regioni o in alternativa la strada della raccolta di 500mila firme). In salita appare la strada del coinvolgimento delle due regioni del sud Calabria e Basilicata, targate Forza Italia, ma l’intento della presidente Todde resta quello di allargare il più possibile il fronte del no. In Sardegna, nel frattempo, si studiano le strade dell’incostituzionalità per il ricorso che sarebbe in capo proprio all’Isola, come regione a statuto speciale. (ANSA).