Una sala stracolma di persone per difendere l’ospedale di Menaggio. Segno che la battaglia non accenna a fermarsi e anzi continua più di prima. L’incontro pubblico organizzato dal Comitato per la Difesa del presidio ha avuto un enorme partecipazione. Cittadini, forze sindacali, personale sanitario, amministratori locali e regionali. “La partecipazione è stata eclatante – afferma Giovanna Greco, portavoce del Comitato per la Difesa del presidio – segno che il problema è molto sentito dalla popolazione”.
Il caso dell’Ospedale di Menaggio è scoppiato dopo le parole dell’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso, che a Etv ha dichiarato che il presidio non avrebbe più gestito le emergenze. Poi il dietrofront di Regione, con la rassicurazione che nulla cambierà. Ma sul futuro del presidio resta l’incertezza e i residenti non ci stanno.
Non solo una sala gremita, ma tante anche le persone in piedi o in coda sulle scale e nel piazzale sottostante. Tutti insieme per chiedere maggiore chiarezza su quello che sarà.
Le proposte del Comitato: potenziamento del Pronto soccorso e incentivi per il personale sanitario
Due le proposte del Comitato per la difesa del presidio. Da un lato l’invito rivolto ai sindaci del territorio a presentare una richiesta urgente in Regione per chiedere il potenziamento del pronto soccorso. Dall’altro lato la proposta di istituire un fondo per incentivare il personale sanitario a tornare a lavorare a Menaggio.
“Aspetteremo di sapere come verranno accolte le nostre richieste – dicono dal Comitato – Intanto possiamo assicurare che non ci fermeremo qui”.
Orsenigo (Pd): “Continueremo a combattere nell’aula del Consiglio regionale e in piazza”
All’incontro diversi esponenti del Partito Democratico: la deputata dem Chiara Braga, i consiglieri regionali Angelo Orsenigo e Pierfrancesco Majorino e Daniele Valsecchi del Pd comasco. Da Orsenigo l’impegno a continuare a combattere in Consiglio Regionale e in piazza. “La grandissima presenza dei cittadini è un forte segnale per la politica a cui la comunità chiede certezze sull’Erba-Renaldi” afferma il consigliere regionale, criticando le parole del presidente di Regione Fontana, che aveva definito il caso una “tempesta in un bicchiere d’acqua”. “Dobbiamo salvare l’ospedale di Menaggio – ha dichiarato Orsenigo – potenziare il suo pronto soccorso e riportare il presidio alla sua totale operatività”.
L’impegno di Cgil, Cisl e Uil uniti per l’ospedale di Menaggio
Impegno e lotta ribaditi anche dai sindacati uniti. “La mobilitazione al fianco del Comitato continua” assicurano Cgil, Cisl e Uil. Da loro l’impegno a redigere un documento per strutturare un welfare territoriale, oltre all’invito ai sindaci del territorio a fare squadra per reclutare il personale ospedaliero, ad esempio attraverso affitti calmierati e convenzioni. “La soluzione di Gravedona non è percorribile” ribadiscono i sindacati, ricordando lo stato di agitazione indetto dal personale sanitario.
Dagli assenti consiglieri regionali di centrodestra: “Il Pronto soccorso non si tocca”
Assenti i consiglieri regionali comaschi di centrodestra, alcuni per impegni pregressi. “Nel presidio di Menaggio l’emergenza-urgenza deve rimanere – insiste però la consigliera di Fratelli d’Italia Anna Dotti – e lo ribadirò in Consiglio regionale” assicura. Sulla stessa posizione anche i colleghi con il forzista Sergio Gaddi che ha affermato che il Pronto Soccorso di Menaggio non si tocca.
Tenere aperto l’ospedale di Menaggio oltre ad assicurare l’emergenza e l’urgenza ai cittadini del territorio serve anche ai turisti e non da ultimo serve a ridurre le liste d’attesa per almeno tutta la Provincia di Como.