Frana a Civiglio e strada chiusa, non si placa la polemica tra i residenti della frazione comasca e l’amministrazione comunale. Ieri sera – in diretta su Etv – duro botta e risposta tra un cittadino, residente a Civiglio, e il sindaco di Como Alessandro Rapinese.
La frana dello scorso 15 maggio con la conseguente chiusura di un tratto di via dei Patrioti sta mettendo a dura prova la pazienza di chi vive a Civiglio a causa dei percorsi alternativi che allungano i tempi di percorrenza. Le richieste di quanti abitano o lavorano nella frazione colpita dallo smottamento restano sempre le stesse: maggiori collegamenti soprattutto in vista di settembre. Mese che segna il rientro sui banchi di scuola e la ripresa di gran parte delle attività lavorative. Chiarimenti che arrivano anche alla luce della recente ordinanza del Comune che impone al privato proprietario dell’area, dalla quale si è verificato lo smottamento, di avviare i lavori di messa in sicurezza entro tre mesi e di concluderli entro cinque. Quindi a novembre. Decretando di fatto un’estate e un inizio di autunno ancora difficili sotto il profilo dei collegamenti.
A ribadire la linea dell’amministrazione è ancora una volta il sindaco Rapinese: “Non è stato perso tempo – ha detto il primo cittadino – Al privato sono state date le tempistiche minime per intervenire. Una navetta di collegamento aggiuntiva, come chiedono i cittadini, dovrebbe pagarla il privato. Noi come amministrazione abbiamo intimato al privato di agire in maniera tempestiva. La strada – ha concluso Rapinese – riaprirà solo quanto le condizioni di sicurezza saranno ripristinate e la legge lo consentirà”.