E’ stato operato e ora è ricoverato in rianimazione in prognosi riservata all’ospedale Sant’Anna il 40enne marocchino ferito da un‘arma da fuoco e soccorso in strada fuori da un bar di via Mazzini a Bregnano ieri pomeriggio. I carabinieri sono al lavoro per ricostruire quanto accaduto ma sembra ormai certo che lo scenario entro cui si muovono i militari è quello dello spaccio nei boschi.
Acquisite le immagini delle telecamere della zona e anche quelle del locale davanti al quale l’uomo sembra sia stato scaricato da un’auto ferito gravemente da un colpo di pistola, probabilmente sparato in una zona boschiva delle vicinanze.
I testimoni sono già stati sentiti. Da quanto è emerso sembra che un connazionale sia entrato nel bar a dare l’allarme dicendo che c’era un uomo all’esterno che aveva bisogno di aiuto poi, nella confusione dei soccorsi, si sarebbe dileguato.
Dagli accertamenti svolti il 40enne marocchino risulta essere irregolare in Italia, senza fissa dimora (l’ultimo domicilio risultava in provincia di Pavia) e già noto alle forze dell’ordine.
Sequestrato tutto ciò che aveva con sé: il telefono di cui saranno analizzati i tabulati, pochi contanti e soprattutto una serie di appunti sui quali era registrata la “contabilità dello spaccio”. Sigle, riconducibili alle diverse sostanze stupefacenti, e affianco i quantitativi e le somme (le annotazioni arrivano tranquillamente ad alcune migliaia di euro fino a sfiorare i 20mila).
Non è escluso – ma saranno poi le indagini ad accertarlo – che i fatti di ieri siano da ricondurre ad una contesa tra spacciatori. La presenza capillare dei carabinieri con gli squadroni cacciatori che perlustrano i boschi in cui sono presenti i bivacchi della droga stia portando a contendersi le poche zone “franche” ormai rimaste per poter cedere le dosi e incontrare clienti e fornitori.
Al lavoro per ricostruire i fatti con precisione i carabinieri di Cermenate, i colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile di Cantù e il nucleo investigativo di Como