Cantiere per la variante della Tremezzina, “entro giugno mi auguro possa essere trovato l’accordo sul piano economico tra Anas e l’impresa per far ripartire i lavori anche a Griante”. Queste le parole pronunciate a inizio mese dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, ad oggi però l’intesa sperata non sembra essere stata trovata visto che le lavorazioni a Griante, innesto nord della variante, non sono ancora riprese.
Tutto ruota sulla delicata questione che riguarda lo smaltimento dei materiali di scavo, motivo che ha portato alla quasi totale sospensione dei lavori nei mesi scorsi. Sospensione comunicata dal consorzio di imprese che si è aggiudicato il maxi appalto ad Anas. A inizio maggio sono poi riprese le lavorazioni a Colonno mentre a Griante le incertezze – come detto – restano.
Anas interpellata al momento ha deciso di non rilasciare alcuna dichiarazione. A confermare invece la quasi inattività del sito è il sindaco di Griante Pietro Ortelli: “Non si muove nulla e non è più possibile andare avanti in questo modo – dice – Vogliamo delle risposte definitive su quando ripartiranno i lavori a Griante”. Poi il sindaco annuncia: “Chiederò un incontro alla ditta e ad Anas per avere tempi certi e anche al ministro Salvini per sapere come si procederà e quali saranno i tempi”. Infine Ortelli conclude: “Visto quanto sta accadendo anche nella sanità del territorio, in particolare con l’ospedale di Menaggio, ora vogliamo risposte certe”.
Intanto su Griante resta ancora da definire la questione dell’arsenico naturale e del materiale in più da smaltire. I siti per il conferimento sono stati localizzati in provincia di Pavia, Varese e Brescia ma non si escludono anche altre strade. Infine restano ancora da sciogliere i nodi relativi a tempi e costi. Se dall’esponente di governo, così come da Anas e dai sindaci del territorio coinvolti dal cantiere l’obiettivo ribadito resta la chiusura dei lavori per il 2028, altra questione è quella relativa ai costi di smaltimento. Su quest’ultimo caso la partita è ancora aperta e tutto dipenderà se Anas e l’impresa aggiudicataria troveranno un accordo.