(ANSA) – TRANI, 28 GIU – "Un business" messo in piedi da "una compagine criminale altamente qualificata". Così gli inquirenti hanno definito il presunto sodalizio sgominato dalla Polizia che operava nel nord Barese e nel Foggiano, riuscendo a mettere a segno furti di auto di grossa cilindrata, per lo più Suv di lusso, con estrema rapidità: uno o due minuti al massimo. I particolari dell’inchiesta denominata Stolen (Rubato), che ha portato all’escuzione di 26 misure cautelari (ma gli indagati sono più di 30), sono stati illustrati nel coso di una conferenza stampa che si è svolta in procura a Trani. L’attività investigativa ha svelato una perfetta e collaudata "piccola industria del furto" composta da due gruppi, i Di Bisceglie e i Lovergine di Andria, autonomi ma capaci anche di scambiarsi strumenti per rubare le auto. Entrambi i gruppi poi si poggiavano su un canale attivo a Cerignola per il riciclaggio di fanali e motori. L’indagine, supportata anche dall’analisi delle immagini di sistemi di videosorveglianza pubblici e privati, è iniziata lo scorso ottobre dopo una perquisizione effettuata a casa di un cittadino di Andria, trovato in possesso di numerosi pezzi di auto. In tal modo gli inquirenti hanno individuato i due gruppi che, per il gip del Tribunale di Trani, Ivan Barlafante che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare, avrebbero dimostrato "una forte propensione a interagire tra loro", caratteristica "tipica delle organizzazioni mafiose", ha spiegato il capo della Procura di Trani, Renato Nitti. Gli indagati erano anche accomunati dall’idea che "il carcere era un rischio da correre, uno scotto da pagare e continuavano a rubare", ha aggiunto Nitti. Dalla conferenza stampa è emerso che la Bat è "prima in Italia per i furti di auto". "Questa operazione – ha concluso il procuratore – segna un cambio di passo. In questa maniera possiamo girare pagina". (ANSA).