“L’overtourism sul Lario fa male all’ambiente”: lo sostengono gli esponenti del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”, che intervengono sul tema a pochi giorni dalle dichiarazioni di Elisabetta Patelli, presidente onoraria dei Verdi della Lombardia, che aveva parlato di “fenomeno fuori controllo”.
“Il territorio del lago di Como non è in grado di sopportare grandi flussi di turisti. – dichiara Roberto Fumagalli del Circolo “Ilaria Alpi” – Lo stiamo vedendo, con sempre maggiore intensità, nella situazione attuale. Questo riguarda la capacità dei centri storici di ospitare un numero elevato di persone, ma vale anche per gli spostamenti in auto sulle strade del Lago, o per la navigazione in barca o coi battelli. Ma riguarda soprattutto l’impatto ambientale e paesaggistico che potrebbero avere le nuove strutture ipotizzate nel territorio, come il progetto di un nuovo mega resort turistico a Torno”.
Secondo gli ambientalisti, “servono forme di turismo più sostenibili. Si potrebbe introdurre il numero chiuso nei centri storici più delicati – dicono – e regolamentare gli affitti a breve termine, privilegiando forme di turismo diffuso di qualità, che punti sulla cultura, sull’ambiente, sul recupero dei vecchi edifici abbandonati nei centri ‘minori’, favorendo l’economia locale, a beneficio delle comunità del territorio”.