(ANSA) – MILANO, 27 GIU – "Io ho sempre pagato tutte le tasse in Italia e all’estero, dove avevo le mie società, e l’ho dimostrato con chiarezza durante questo processo". Lo ha spiegato ai cronisti l’ex presidente della Camera Irene Pivetti che si è presentata stamani in Tribunale a Milano per l’arringa difensiva del suo legale, Filippo Cocco, nel processo, davanti alla quarta penale, per evasione fiscale e autoriciclaggio. Processo nel quale è imputato, tra gli altri, anche il pilota di rally ed ex campione di Gran turismo Leonardo ‘Leo’ Isolani e che vede al centro una serie di operazioni commerciali nel 2016 del valore di circa 10 milioni di euro, in particolare la compravendita di tre Ferrari Granturismo che, secondo l’accusa, sarebbe servita per riciclare proventi frutto di illeciti fiscali. Per l’ex esponente leghista il pm Giovanni Tarzia ha chiesto 4 anni di reclusione e la sentenza è attesa per il 26 settembre. La difesa ha chiesto l’assoluzione "perché il fatto non sussiste". "Abbiamo dimostrato con nettezza di elementi che le mie società sono regolarmente esistite e hanno realmente operato e che io non sono colpevole di nessuna delle accuse", ha spiegato Pivetti. Il pm aveva detto che non le devono essere concesse attenuanti perché "si pretende che abbia sensibilità agli obblighi di legge", dato che "ha avuto modo di conoscere le istituzioni dello Stato dall’interno", è stata "la terza carica dello Stato" ed è "beneficiaria di un vitalizio pagato dai cittadini". "Considero – ha replicato Pivetti – un gradissimo onore avere servito lo Stato nel ruolo di terza carica e anche da privato cittadino ho continuato ad onorare le istituzioni, che continuo ad onorare oggi anche da imprenditore". Ha spiegato che è tornata ad occuparsi "di internazionalizzazione con la Cina, perché si possono favorire rapporti culturali di amicizia con un Paese importante e fondamentale". (ANSA).