(ANSA) – VENEZIA, 26 GIU – "Sono critico da molto tempo nei confronti di quello che un tempo era un movimento di popolo, e che ora è ridotto a un club per amici degli amici che ad ogni occasione espelle, caccia, libera spazi. Ovviamente la mia espulsione era ampiamente prevista ed attesa, niente di sconvolgente". Lo scrive oggi su Facebook il consigliere regionale veneto Gabriele Michieletto, espulso ieri dalla Lega, su decisione del consiglio federale del partito. "Sono rimasto nel partito fino ad oggi – prosegue Michieletto – sperando di poter contribuire a farlo tornare sulla retta via, ma credo non sia possibile, questa ‘lega al contrario’ non è sanabile. Buona vita a chi rimane, io rispondo alla mia coscienza e al territorio, non a un partito che è l’ombra pallida e sfumata di ciò che era… Non ho interesse a restare in un gruppo sedicente sovranista, vicino a fascisti e nazisti europei e senza una linea politica condivisibile. Avanti a testa alta lontano da pavidi segretari miracolati e inadeguati e le loro ballerine danzanti. Solidarietà all’amico Paolo Grimoldi – conclude, riferebdosi all’ex parlamentare, anch’egli espulso – unito a me nella sorte, uomo libero e onesto". (ANSA).