Parrucchieri ed estetisti abusivi. Confartigianato e CNA insieme per contrastare un fenomeno in continua crescita a livello nazionale e locale con un tasso di irregolarità in Italia del 27,6%.
Una situazione che si è aggravata in epoca Covid periodo che ha consentito – spiegano gli addetti ai lavori – l’inserimento nel mercato di figure che a dispetto delle disposizioni di chiusura di saloni di acconciatura e centri estetici, hanno erogato prestazioni al domicilio sottraendo – viene precisato – clientela agli operatori regolari. “Si aggiunge al quadro – si legge ancora nella nota diffusa – il proliferare di piattaforme online che operano proponendo prestazioni a domicilio o addirittura in forma ambulante senza curarsi dei limiti imposti dalle normative di settore e dai regolamenti comunali”.
Per questi motivi al via la campagna di sensibilizzazione contro l’abusivismo in questo settore promossa – come detto – da Confartigianato e CNA con il patrocinio del ministero delle Imprese e del Made in Italy e sarà diffusa sui canali web e social delle due confederazioni.
L’obiettivo è chiaro “si punta a sensibilizzare la collettività sul fatto che affidandosi a operatori non qualificati ci si espone a seri rischi per la pelle, per le unghie e per il cuoio capelluto” dicono Mary Rubino e Maria Cristina Meroni rispettivamente presidenti della categoria Estetiste di Confartigianato Imprese Como e CNA Lario Brianza
Dello stesso avviso i presidenti comaschi degli Acconciatori Elisabetta Maccioni (Confartigianato) e Massimo Trocchia (Cna). “La campagna di sensibilizzazione – dicono – mira ad accendere un faro anche sul tema del lavoro a domicilio mettendo in guardia i cittadini sul fatto che ricevere trattamenti nella propria abitazione o in locali non a norma è illegale e che scegliere di rivolgersi a imprese regolari vuol dire sostenere i diritti dei lavoratori, l’economia del Paese e lo sviluppo delle imprese”.
Le organizzazioni – si dice infine – continueranno a sviluppare sinergie per contrastare questa piaga.