(ANSA) – TRIESTE, 24 GIU – Da una parte il Comune di Trieste, con il sindaco Roberto Dipiazza che ha ribadito la volontà di realizzare un’opera considerata utile per lo sviluppo del territorio. Volontà supportata anche dall’assessore alle Politiche dell’Ambiente Fabio Scoccimarro. Dall’altra il comitato No Ovovia, che ha espresso nuovamente, con più voci, una lunga serie di perplessità relative al progetto. Il controverso progetto della cabinovia che dovrebbe collegare il Porto Vecchio di Trieste con un’area del Carso triestino dal costo di 62 milioni circa somma finanziata con fondi del Pnrr, è stata al centro oggi di un acceso dibattito della IV Commissione consiliare. "Come assessore regionale ho sempre adoperato la linea dell’ascolto della comunità e dei suoi amministratori – ha detto Scoccimarro – così come ha sempre fatto l’intera Giunta regionale. Io e i colleghi dell’Esecutivo non accettiamo opposizioni ideologiche". Giulio Bernetti, ingegnere e funzionario del Comune, ha illustrato nei dettagli il progetto. Il sindaco Dipiazza ha lasciato l’aula dopo l’intervento di una residente che ha definito l’amministrazione comunale "arrogante". I rappresentanti del comitato hanno invece posto l’accento più volte sui rischi geologici, le conseguenze economiche dell’opera e sui risvolti legati all’ambiente, a fauna e flora della zona. In conclusione, Giulia Massolino, consigliera del Patto per l’Autonomia-Civica Fvg, si è lamentata del ritardo con cui è stata convocata la commissione ha annunciando che "la palla passa al ministero dell’Ambiente. Speriamo che il progetto venga bloccato a quel livello. Si continua a lavorare anche sui ricorsi al Tar che comunque hanno dato già i loro esiti per la mancanza dello studio sulle alternative". (ANSA).