(ANSA) – SOLFERINO (MANTOVA), 22 GIU – Una maglietta rossa, come quella indossata dai migliaia di volontari in piazza, e una medaglia celebrativa dei 160 anni dell’organizzazione. Così la Croce rossa italiana ha omaggiato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella arrivato nel Mantovano, a Solferino, per le celebrazioni. Arrivato dopo una visita al museo della Croce Rossa a Castiglione delle Stiviere, il presidente ha acceso la fiamma che ha dato il via alla fiaccolata celebrativa Proprio dalla battaglia di Solferino del 24 giugno 1859 dove decine di migliaia furono i feriti bisognosi di cure che vide Henry Dunan nacque l’idea di un comitato internazionale di soccorso ai feriti, ovvero della Croce Rossa internazionale. "I valori che provengono dall’organizzarsi della società, espressi dal carattere gratuito del volontariato – ha sottolineato il Capo dello Stato, i valori di solidarietà che soltanto autentiche relazioni umane possono assicurare, sono assolutamente irrinunciabili. Anche in un sistema di welfare opportunamente rinnovato, anche in un Stato talmente ben organizzato e giusto, in grado di assicurare pienezza di diritti a tutti i suoi cittadini, la ricchezza del volontariato avrebbe un ruolo indispensabile, sarebbe preziosa e farebbe la differenza per la qualità della vita". "Non posso nascondere l’emozione, l’onore e l’immensa gratitudine che provo, che tutti noi proviamo nell’essere qui di fronte a lei – ha detto il presidente della Croce rossa italiana Rosario Valastro -. Sono migliaia le volontarie ed i volontari giunti da ogni parte d’Italia per portarle l’abbraccio della Croce Rossa Italiana". I 160 anni dell’organizzazione di volontariato testimoniano "l’impegno verso le persone più vulnerabili. Un’attenzione, un’azione portata avanti da oltre centocinquantatremila volontarie e volontari – ha aggiunto -, per alleviare le sofferenze umane ovunque per chiunque, mettendo al centro la dignità dell’essere umano". Valastro dal palco ha anche fatto un appello: "anche in guerra esistono delle regole e lo urliamo nella giornata di oggi dopo l’attacco al comitato della Croce rossa a Gaza, la popolazione civile non è un bersaglio.Medici e operatori umanitari vanno facilitati nella loro azione e non sono un bersaglio, senza eccezione alcuna". (ANSA).