Protestano i medici lombardi per i continui disservizi del sistema informatico Siss, il Sistema informativo socio sanitario regionale, da cui dipendono tutte le prescrizioni smaterializzate di farmaci e visite, i certificati di malattia e la consultazione del Fascicolo sanitario elettronico. Giovedì il sistema era completamente fuori uso, ma i problemi ci sono da tempo.
La lettera dei medici lombardi: “Disservizi inamissibili”
Da qui la lettera di protesta della Federazione degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri della Lombardia. All’interno la firma dei presidenti di tutte le province lombarde. “Sono ormai quotidiane le segnalazioni per il malfunzionamento della rete SISS – scrivono – con gravi ripercussioni sul lavoro dei medici di base con conseguenti gravi disservizi al cittadino”. “È un problema che si trascina da molto tempo – è la lamentela – che, nonostante le nostre frequenti sollecitazioni, sembra non trovare una adeguata e giusta attenzione”.
Nella lettera i medici ricordano anche i 15 miliardi del Pnrr stanziati per l’innovazione e la digitalizzazione del sistema sanitario. “Non è ammissibile – aggiungono – che le disfunzioni possano incidere negativamente sul lavoro quotidiano dei medici rubando tempo prezioso all’attività clinica” sottolineano, ricordando che la professione medica è già messa in difficoltà da criticità come la carenza di personale e il grande carico burocratico.
La risposta di Aria Spa
“Il problema era a livello nazionale” spiega da Lorenzo Gubian, Direttore generale Aria Spa, società che gestisce i servizi digitali di Regione Lombardia. Ora tutto sembra rientrato. “Nel caso di giovedì la componente che ha causato problemi era fuori dal nostro perimetro, ma altre volte i problemi sono interni – prosegue Gubian – Bisogna lavorare sul miglioramento di questi sistemi per far sì che i cittadini e gli operatori abbiano il minor numero di disservizi. Lavorare sul continuo miglioramento rimane una delle azioni principali da portare avanti” ha concluso.
Questa infatti la richiesta dei medici. “Con forza e determinazione – si legge nella lettera – chiediamo che, non solo siano risolti in tempi brevi le criticità, ma che si proceda alla creazione di una rete più solida, sicura e veloce in modo che possa garantire ai professionisti di lavorare con tranquillità e serenità nell’interesse del cittadino”.