(ANSA) – GENOVA, 20 GIU – Il Comune modifica il percorso del Pride. E alla Spezia scoppia la polemica. La denuncia arriva dalle associazioni che hanno organizzato per questo sabato 22 giugno la manifestazione La Spezia Pride, alla terza edizione e nella quale sono attese oltre 5 mila persone secondo i dati forniti dai coordinatori Rete Anti Omofobia e Transfobia (Raot), con Cgil, Arci e Spezia per la Palestina. "La parata, che si è sempre svolta in modo pacifico e nel rispetto della cittadinanza, quest’anno rischia di diventare un cul de sac: nonostante le richieste inoltrate per tempo all’amministrazione cittadina" sottolinea Raot. Lunedì è stata comunicata dal Comune "una arbitraria riduzione del percorso di 1,2 km rispetto ai originari, nonché l’obbligo di transitare all’interno della zona pedonale, con i carri. Siamo arrabbiati. Ci ritroviamo a pochi giorni dal Pride a vederci imporre una variazione cieca e pericolosa della parata: vogliono costringere quasi 6000 persone, 3 carri, un trenino e due furgoni a passare all’interno del centro pedonale tra dehors, tavolini dei bar, vetrine e passanti". Una scelta che limita e crea "una forma di marginalizzazione: si garantisce pro forma il diritto di manifestare, ma lo si rende sostanzialmente impossibile, relegando un evento importante come il Pride al passaggio per una via interna". Anche la Cgil della Spezia, attraverso il segretario Luca Comiti, chiede che "il Comune ritorni sulle sue decisioni e consenta lo svolgimento della parata del Pride in sicurezza seguendo il percorso dello scorso anno. Non può transitare da una zona pedonale stretta e piena di dehor, ne andrebbe della sicurezza dei partecipanti e dei passanti. Una decisione incomprensibile, che non regge dal punto di vista tecnico e della sicurezza, ma che forse sottende un’avversione politica verso la tipologia di una manifestazione come il Pride". È programmata per oggi una riunione in prefettura tra le istituzioni proprio sull’evento di questo sabato. (ANSA).