(ANSA) – BOLOGNA, 20 GIU – La Corte d’ Assise e d’Appello di Bologna, presieduta dal giudice Orazio Pescatore, ha confermato la condanna a 30 anni di reclusione inflitta in primo grado con rito abbreviato a Giuseppe Cappello, il 45enne ritenuto colpevole dell’omicidio di Kristina Gallo con cui aveva una relazione. La ragazza di 26 anni è stata trovata morta dal fratello nella sua casa di Bologna il 26 marzo del 2019. La vittima era stata trovata in casa, nuda e con le gambe sotto il letto. Inizialmente la sua morte era stata ritenuta naturale e la Procura aveva chiesto l’archiviazione. Il caso poi era stato riaperto con l’ipotesi di omicidio aggravato dallo stalking dopo l’autopsia sul corpo della 26enne richiesto dalla famiglia, da cui era emerso che Kristina Gallo poteva essere stata strangolata. Le successive indagini hanno quindi portato all’arresto di Cappello nel luglio del 2022. Nella precedente udienza, il 30 maggio scorso, il sostituto pg Licia Scagliarini aveva chiesto la conferma della condanna di primo grado mentre il difensore di Capello, l’avvocato Gabriele Bordoni, ha invece chiesto l’assoluzione del suo assistito. La Corte d’Assise e d’Appello di Bologna ha anche confermato le provvisionali per 100mila euro disposte in primo grado a favore dei familiari, assistiti dagli avvocati Francesco Cardile e Cesarina Mitaritonna, oltre a 10mila euro per l’associazione che tutela donne e minori "La caramella buona", rappresentata dall’avvocato Barbara Iannuccelli. L’imputato dovrà anche provvedere al pagamento delle spese processuali. "La sentenza è stata confermata e il dibattito, è stato completo, acceso, aperto e ci ha impegnato molto", hanno detto gli avvocati Mitaritonna e Cardile. "Il fratello di Kristina Gallo, dopo la lettura della sentenza, si è commosso – concludono – è stato un processo molto impegnativo per tutti". (ANSA).