(ANSA) – LATINA, 18 GIU – Indaga la procura di Latina sull’incidente sul lavoro avvenuto ieri nelle campagne vicino Latina dove un operaio ha perso un braccio, tranciato da un macchinario ed i suoi datori di lavoro, invece di soccorrerlo, lo hanno caricato su un pulmino e scaricato davanti casa, in gravissime condizioni. Con l’arto tranciato, lasciato vicino a lui poggiato sopra una cassetta utilizzata per la raccolta degli ortaggi. A denunciare l’episodio è stata la Flai Cgil Latina-Frosinone e ora la procura del capoluogo pontino ha aperto un’inchiesta per lesioni personali colpose, omissione di soccorso e disposizioni in materia di lavoro irregolare. L’operaio agricolo, 31 anni, di origine indiana per cause ancora in fase di accertamento, è stato agganciato da un macchinario avvolgiplastica a rullo trainato da un trattore, che gli ha tranciato il braccio e schiacciato gli arti inferiori. Dopo l’incidente avvenuto ieri pomeriggio in un’azienda agricola di borgo Santa Maria, alla periferia di Latina, è stato poi soccorso nei pressi della sua abitazione dai paramedici del 118 e dai militari del nucleo operativo radiomobile di Latina, insieme a quelli della stazione di borgo Podgora. È stato trasportato d’urgenza con un’eliambulanza all’ospedale San Camillo di Roma, dove si trova ora ricoverato in prognosi riservata. Il 31enne ha perso molto sangue, ma ha superato la prima notte nel nosocomio romano. La vicenda ha destato sdegno e ha riacceso l’attenzione sul fenomeno del caporalato e dello sfruttamento dei braccianti al limite della schiavitù. Alla Camera le opposizioni da Avs al Pd, da M5s, Iv e Azione hanno chiesto un’informativa della ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone sulla lotta al caporalato definendo "atroce" quanto accaduto. Il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca sottolinea che quanto avvenuto è "sconcertante", "crudele" e "vile" ribadendo che la "sicurezza sul lavoro e la lotta al caporalato sono la nostra priorità". (ANSA).