In Comune a Como va in scena l’ennesimo scontro tra maggioranza e opposizione. Al centro della discussione la frana di Civiglio che da oltre un mese causa disagi ai cittadini della frazione alta di Como. Con una strada che – per motivi di sicurezza – resta chiusa e con gli inevitabili disagi negli spostamenti per una buona parte dei cittadini. Ma procedendo per ordine, ieri sera era stato convocato il consiglio comunale, una seduta a cui – come era stato anticipato – hanno partecipato i residenti di Civiglio in segno di protesta dopo la frana del 15 maggio scorso e l’incognita sulla riapertura del tratto di via dei Patrioti compreso tra via alla Grotta e piazzale Quinto Alpini. Ad oggi per muoversi da e verso casa i cittadini si vedono costretti a passare da Ponzate o da Brunate. La sintesi finale è che tempi certi non ce ne sono, si parla soltanto di un periodo non breve. Un aggiornamento è atteso la prossima settimana. “Non abbiamo perso un attimo di tempo” rivendica il sindaco.
I problemi ad inizio serata
I problemi sono iniziati quando il Pd fa notare al presidente Fulvio Anzaldo un difetto di procedura di convocazione che fa saltare la riunione. A quel punto la consigliera dem Patrizia Lissi suggerisce almeno l’incontro con i cittadini di Civiglio. Incontro che il sindaco ha deciso di svolgere a porte chiuse, escludendo i consiglieri comunali. La minoranza compatta non ha nascosto la rabbia.
La rabbia di consiglieri esclusi dall’incontro
Esordisce con “Figuraccia dell’amministrazione Rapinese” la nota congiunta di Pd e Svolta Civica. “ll consiglio comunale è stato annullato per un errore nella sua convocazione. Evidentemente, non convocando il Consiglio da molte settimane, non sa più neppure come si debba fare – viene sottolineato in tono sarcastico – Il sindaco ha poi fatto un incontro chiuso con i cittadini di Civiglio nella casa comunale e ha escluso malamente consiglieri e giornalisti, dimenticando che il comune è la casa di tutti, è il luogo della partecipazione e della trasparenza e dimostra di non sapere cosa sia la democrazia”.
“Trovo gravissimo – commenta il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Cernezzi, Giordano Molteni – che il sindaco non abbia coinvolto il parlamento cittadino nel suo incontro con il comitato degli abitanti della frazione di Civiglio. Saltato il consiglio per un errore procedurale, non si poteva non dare ascolto alla gente preoccupata per gli esiti della frana. Rapinese – sottolinea il forzista – ha preferito conferire con i cittadini a porte chiuse. Questo sì che è un grave errore procedurale oltre che mancanza di Fair play. Io mi sono presentato ugualmente in sala Stemmi per incontrare i cittadini insieme con il sindaco e il primo cittadino mi ha invitato ad allontanarmi. Assurdo che in una riunione con i cittadini il sindaco apostrofi i consiglieri comunali definendoli ‘politici’ invitandoli a non partecipare. Un fatto gravissimo – conclude – che racconta meglio di tante parole lo stato in cui siamo. Ho ribadito con forza questo concetto ai miei colleghi consiglieri che erano rimasti in aula, invitandoli a prendere atto di una situazione ormai non più tollerabile”.