C’è chi si ripara con l’ombrello, chi usa quello che ha per coprirsi la testa dal sole. Le lunghe code alla Navigazione Lago di Como, soprattutto quelle in attesa dei traghetti nelle ore centrali e più calde del giorno, diventano insopportabili. Questa è la normalità, visto che si parla di un giorno feriale di metà giugno. La situazione peggiore è nel fine settimana, quando ai turisti stranieri si aggiungono anche i visitatori di prossimità, quelli delle gite fuori porta. E basti pensare a cosa succederà nei mesi di luglio e agosto.
La difficoltà nell’acquistare biglietti online espressa da più persone è sintomo di un servizio non all’altezza di una città turistica come Como. I più acquistano i ticket direttamente alla biglietteria, contribuendo a formare lunghe code. Non è possibile neanche acquistare il biglietto a bordo, se non su un’unica tratta, quella tra Como e Urio. Lo scorso mese di dicembre era stata infatti lanciata una sperimentazione, che tale è rimasta, perché il sistema di pagamento contactless, con il quale è possibile pagare il ticket di viaggio direttamente a bordo utilizzando la propria carta bancaria, non è ancora stato esteso agli altri battelli. Le destinazioni più gettonate dai turisti sono Bellagio e Varenna. E per queste tratte l’unica possibilità resta ancora la biglietteria e, quando si riesce, il ticket online. Un problema, quello delle lunghe code, che si ripresenta ogni anno e per il quale ancora non si è arrivati a una soluzione. L’ipotesi di regionalizzare il servizio, ventilata più volte, non ha mai trovato concretezza. Un dato è certo, i flussi turistici sul Lario sono in costante aumento e Como non può restare a guardare.